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Scritto da nel Internazionale, Numero 88 - 1 Aprile 2012 | 0 commenti

Putin III: Atto Finale

Vladimir Putin, l'ex-spia del Kgb, 59 anni, dopo quattro anni nel ruolo di premier, tornerà a fare il presidente, ruolo che già ha ricoperto dal 2000 al 2008.
Putin vince le elezioni presidenziali in Russia, con il 63,75 per cento dei voti, ma questa vittoria è amara.
Una vittoria che porta con se tante polemiche perchè come scrive Giovanna Parravicini "il vento nuovo che in questi mesi si è respirato è una sorta di "dichiarazione di non indifferenza", una rivendicazione della società civile e della persona del diritto di contare, di non venir cancellata dallo scenario pubblico. La gente ha cominciato a respingere la paura e i suoi ricatti".
I rivali di Putin, dapprima non hanno riconosciuto il risultato delle elezioni e poi si sono radunati vicino al Cremlino, i manifestanti invece sono scesi in piazza nella capitale e in altre città a partire dalle contestate elezioni parlamentari del 4 dicembre.
Anche l'Osce ha parlato di brogli perchè secondo un rapporto degli osservatori internazionali le elezioni presidenziali russe sono state "chiaramente" distorte a favore di Vladimir Putin. "Non c'è stata reale competizione – dice Tonino Cutola nel comunicato Ocse -  e l'abuso di risorse governative ha garantito che il vincitore delle elezioni non sia mai stato in dubbio".
Quali scenari si aprono con il ritorno di Putin al ruolo di presidente? Innanzitutto la cronaca più recente ci porta al meeting sul nucleare di Seul dove Barack Obama parlando con Medvedev si dimentica del microfono acceso e dice che dopo la sua rielezione sarà più "elastico" con Putin.
Sul fronte dei rapporti economici con l'Europa c'è la grande questione del gas : il 5 marzo scorso l'Unione Europea ha accusato Gazprom di abuso di monopolio sul mercato europeo e ha effettuato perquisizioni negli uffici dell'ente. Il prezzo delle materie schizzato alle stelle, quella del gas è diventata una questine spinosa con l'Europa che accusa Gazprom di monopolio.
In medioriente la vittoria di Putin è stata accolata con dal presidente siriano Bashar el Assad così: "rilevante successo elettorale, a nome mio e a nome del popolo siriano». In Iran ha esultato Mahmoud Ahmadinejad che ha auspicato "lo sviluppo di buone relazioni tra i due Paesi".
Su quello che sta accadendo in Siria e sulla possibilità di concedere al presidente siriano Bashar Assad asilo politico in Russia, Putin ha detto che non rientra nella discussione sul conflitto: "Non ne stiamo neanche parlando". Mosca però ha protetto Assad dalle sanzioni imposte dalle Nazioni unite a causa delle violente repressioni delle proteste antigovernative e ha accusato l'Occidente di alimentare il conflitto nel Paese con il sostegno offerto all'opposizione. La Russia ha inoltre annunciato che bloccherà qualsiasi risoluzione dell'Onu che potrebbe aprire la strada a uno scenario simile a quello libico, dove l'operazione della Nato ha contribuito al crollo del regime di Muammar Gheddafi.

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