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Scritto da nel Economia e Mercati, Numero 113 - 1 Ottobre 2014 | 0 commenti

Disoccupazione giovanile, nuovo record

Disoccupazione giovanile, nuovo record

Nuovo record per la disoccupazione giovanile in Italia. L’Istat ha rilevato che nel passato mese di agosto il tasso di disoccupazione dei 15-24 enni  è schizzato al 44,2%, aumentando di un punto percentuale rispetto al mese precedente e di 3,6 punti rispetto a 12 mesi fa.  Si tratta del dato più alto dal lontano 1977 ad oggi.

Va un po’ meglio sul fronte disoccupazione “generale”  che cala di uno 0,3% rispetto al mese precedente scendendo così al 12,3%.

Dal 2007 secondo il Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro (Cnel) si sono persi la bellezza di un 1 milione di posti di lavoro. Sempre dal Cnel spiegano che per tornare ai livelli di disoccupazione pre-crisi (7%) bisognerebbe creare 2 milioni di posti di lavoro entro il 2020 “una prospettiva irrealizzabile” dicono gli studiosi.  Tale situazione porta come facilmente prevedibile ad un arretramento dello stile di vita, il potere d’acquisto dal 2009 al 2013 è crollato del 6,7%..Volgendo lo sguardo all’area euro, nel mese di agosto il tasso di disoccupazione è rimasto invariato rispetto allo scorso luglio, attestandosi ancora all’ 11,5% ma scende di uno 0,5% rispetto all’agosto 2013.

Possiamo affermare con certezza che nei paesi dove il livello di disoccupazione giovanile è basso i centri per l’impiego siano essi pubblici o privati svolgono un ruolo fonadmentale, in stati come la Germania, l’Austria o la Danimarca rappresentano un punto di riferimento per trovare un lavoro, ed il lavoro in effetti si trova davvero. In Italia al contrario, ogni 100 persone che hanno trovato un lavoro soltanto 4 sono passate dai centri per l’impiego. L’approvazione del Testo Unico sull’Apprendistato avvenuta nel settembre 2011 non ha portato ai risulati sperati. Nel paese dove il “il posto fisso” resta per i giovani un miraggio, anziché discutere se sia utile o meno abolire l’articolo 18 forse sarebbe più saggio pensare ad un piano straordinario per il lavoro dei giovani.

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