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Scritto da nel Internazionale, Numero 118 – 1 Aprile 2015 | 0 commenti

Re Abdallah chiede aiuto

Re Abdallah chiede aiuto

Mentre in Italia uno sterile dibattito è incentrato sullo scontro manicheo tra “noi” e “loro”, in Europa ha suscitato grande clamore, e condivisione, il discorso tenuto da Re Abdallah di Giordania lo scorso 10 marzo al Parlamento Europeo.
Obiettivo del re haschemita era esortare l’Europa e l’Occidente a intervenire rapidamente nella guerra che vede in prima linea la Giordania, schierata contro la minaccia del Califfato e dell’integralismo islamico.

Non è la prima volta che Abdallah chiede aiuto: già a luglio 2014 lanciò un appello alla comunità internazionale per intervenire a sostegno della Giordania contro la minaccia dell’autoproclamato Califfato, quando ancora il problema veniva ignorato dai nostri media. È però l’uccisione del pilota giordano Kassasbeh, giustiziato e bruciato vivo dall’ISIS lo scorso febbraio, a portare la Giordania alla dichiarazione di guerra allo Stato Islamico.

A Strasburgo Abdallah ha ribadito le proprie preoccupazioni, andando però oltre. Ad essere sotto assedio sono innanzitutto i musulmani e i valori dell’Islam, distorti e strumentalizzati dai terroristi. È in atto una guerra religiosa e culturale che può essere vinta solo attraverso  il dialogo, il confronto, la tolleranza, la cooperazione e la solidarietà inter-religiosa “Il futuro è nell’unità e rispetto e non nella divisione e negli stereotipi”.
Ma l’intervento di Abdallah è andato anche nel concreto, sottolineando il dramma dei rifugiati siriani presenti nel suo piccolo regno (più di un milione).
Il Sovrano ha poi puntato i piedi invocando un rafforzamento del partenariato tra Giordania, Medio Oriente e Unione Europea. L’ISIS e il terrorismo non sono infatti circoscritti in una precisa area geografica. “La minaccia non riguarda solo la Siria e l’Iraq” ma coinvolge ormai un gran numero di paesi: Libia, Yemen – dove la situazione è rapidamente degenerata nelle ultime settimane (vedi: Daniele De Maria “Caos Yemen”, L’Arengo del Viaggiatore N.117 – http://www.larengodelviaggiatore.info/2015/03/caos-yemen ) -, Libia, Nigeria, Australia e ovviamente Europa.

Abdallah, discendente di Maometto – noto finora più per essere marito della carismatica Rania di Giordania e figlio di re Husayn, fautore degli accordi di pace con Israele – trova il proprio posto nella storia, con un intervento da statista, diventando un riconosciuto leader internazionale e paladino dei musulmani.

Vediamo ora se, come e quando l’UE e l’Occidente risponderanno.

Mentre in Italia uno sterile dibattito è incentrato sullo scontro manicheo tra “noi” e “loro”, in Europa ha suscitato grande clamore, e condivisione, il discorso tenuto da Re Abdallah di Giordania lo scorso 10 marzo al Parlamento Europeo.

Obiettivo del re haschemita era esortare l’Europa e l’Occidente a intervenire rapidamente nella guerra che vede in prima linea la Giordania, schierata contro la minaccia del Califfato e dell’integralismo islamico.

Non è la prima volta che Abdallah chiede aiuto: già a luglio 2014 lanciò un appello alla comunità internazionale per intervenire a sostegno della Giordania contro la minaccia dell’autoproclamato Califfato, quando ancora il problema veniva ignorato dai nostri media. È però l’uccisione del pilota giordano Kassasbeh, giustiziato e bruciato vivo dall’ISIS lo scorso febbraio, a portare la Giordania alla dichiarazione di guerra allo Stato Islamico.

AStrasburgoAbdallahharibaditolepropriepreoccupazioni,andandoperòoltre.AdesseresottoassediosonoinnanzituttoimusulmanieivaloridellIslam,distortiestrumentalizzatidaiterroristi.Èinattounaguerrareligiosaeculturalechepuòesserevintasoloattraversoildialogo,ilconfronto,latolleranza,lacooperazioneelasolidarietàinter-religiosaIlfuturoènellunitàerispettoenonnelladivisioneeneglistereotipi.

Ma l’intervento di Abdallah è andato anche nel concreto, sottolineando il dramma dei rifugiati siriani presenti nel suo piccolo regno (più di un milione).

IlSovranohapoipuntatoipiediinvocandounrafforzamentodelpartenariatotraGiordania,MedioOrienteeUnioneEuropea.LISISeilterrorismononsonoinfatticircoscrittiinunaprecisaareageografica.LaminaccianonriguardasololaSiriaelIraqmacoinvolgeormaiungrannumerodipaesi:Libia,Yemen-dovelasituazioneèrapidamentedegeneratanelleultimesettimane(vedi:DanieleDeMariaCaosYemen,LArengodelViaggiatoreN.117-http://www.larengodelviaggiatore.info/2015/03/caos-yemen)-,Libia,Nigeria,AustraliaeovviamenteEuropa.

Abdallah, discendente di Maometto – noto finora più per essere marito della carismatica Rania di Giordania e figlio di re Husayn, fautore degli accordi di pace con Israele – trova il proprio posto nella storia, con un intervento da statista, diventando un riconosciuto leader internazionale e paladino dei musulmani.

Vediamo ora se, come e quando l’UE e l’Occidente risponderanno.

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