Telepass unico europeo

Il caso delle autostrade tedesche, intenzionate a imporre una vignetta che viene data in omaggio a chi già paga le tasse automobilistiche nel paese, sta mettendo a dura prova la tenuta del sistema europeo. E’ già stata aperta una procedura per verificare se tale comportamento violi il criterio della non discriminazione tra cittadini comunitari. Non si conosce l’esito della pratica, ma chiaro pare che essa sarà stabilita in base al dipanarsi di un’oscura trama di commi, trattati, virgole, giurisprudenze.

Sarà un altro nodo legato intorno ad un’Europa che vuole vivere nella quotidianità e che già lo fa nelle vite delle persone che attraversano le dogane di una volta, per trascorrere le vacanze altrove o semplicemebte per riavvicinarsi a parenti e amici disolocati qua e là nel Continente. A questi soggetti occorre fare riferimento per costruire una proposta unionista: la storia politica del nostro Contintente ha oggi bisogno di un grande raggruppamento unionista transnazionale (come fu quello nordista negli States), che ingaggi una battaglia pacifica e legale per ampliare gli spazi dei diritti e dei servizi ai cittadini.

Una battaglia fatta di tanti tasselli e uno di questi è l’oggetto dell’articolo: il telepass unico europeo. Ogni cittadino abbia diritto di avere uno strumento di pagamento per il pedaggio delle autostrade a pagamento leggibile da tutti i sistemi ottici delle autostrade dell’Unione.

Non è semplice, ma la strada che conduce alla realizzazione di questo semplice strumento è un passo importante nella convergenza delle burocrazie dei trasporti nazionali. Verrebbero condivise le informazioni presenti sui vari database, sfidate le tecnologie di lettura ottica, uniformati i “device” alla qualità migliore, evitate le code ai caselli e resi più forti gli unionisti alle prese con preoccupanti populismi confederali e barrieristi.

Questo percorso di omogeneizzazione consentirebbe altresì di verificare come remunerare questo o quel percorso autostradale, rendendo obsolete le vignette che ancora affollano i parabrezza di chi viaggia in centroeuropa e rendendo agevole una tariffazione puntuale.

Forza e coraggio, compagni unionisti. E’ una lunga marcia quella che ci attende per costruire un’Europa migliore e il momento delle ferie, come da sempre sostenuto da chi scrive, è un momento importante di conscenza reciproca e fratellanza internazlonale. Dunque se è di una lunga marcia che si tratta, abbattere le barriere che la rallentano con un telepass è di certo un piccolo passo verso il suo successo.