Pages Menu
RssFacebook
Categories Menu

Scritto da nel Numero 171 - Autunno 2022, Tempo e spazio liberi | 0 commenti

Salone del Camper di Parma visitato da un protocamperista

Salone del Camper di Parma visitato da un protocamperista

 

Negli anni cinquanta davanti all’osteria di Stella San Martino (frazione del paese natale di Sandro Pertini) dove andavo in campagna, c’era un Romeo con gli sportelli aperti e quasi vuoto. All’ostessa che mi era vicino dissi: quando sarò grande me lo comprerò, ci metterò due letti, un fornello e ci girerò il mondo. In realtà ci volevo mettere anche una toilette ma non sapevo come fare… Non posso dire che questa dichiarazione di un bimbo di meno di dieci anni sia stata presa molto sul serio, neppure da mio padre al quale mi capitò di ripeterla.

Nel 1962 al Salone nautico di Genova vidi un mezzo inglese della Commer, aveva i letti e la cucina, ma non aveva la toilette e quindi non rispondeva ai miei criteri. L’anno successivo l’ARCA mise una roulotte (si chiamava così) incastrata su un furgone Fiat 1100 T, completa per le mie esigenze ma senza passaggio con la cabina. Nel 1967 al Salone di Torino si materializzò davanti a me e alla mia fidanzata l’Arca Noè 350 su Fiat 238 con tutte le caratteristiche che desideravo (nel frattempo i posti ipotizzati erano cresciuti a quattro letti, armadio e tutti i comfort, c’era perfino la doccia calda) il tutto contenuto in cinque metri di lunghezza, comodo nei parcheggi e nelle tariffe dei traghetti, spesso molto maggiori per i mezzi di lunghezza superiore.

Per quattro anni lo inseguimmo e infine nel 1971 impiegammo metà dei fondi dati dalle nostre madri per il matrimonio nel suo acquisto. In quell’anno le autoroulotte (mezzi speciali ad uso abitazione dicitura ufficiale) immatricolate in Italia furono una quarantina! Quando ci si incontrava per strada ci si fermava a salutarsi, poi ci si limitò a un saluto col clacson, poi solo se della stessa marca, infine solo se dello stesso modello… Le strade ormai erano invase prima dalle autocaravan (dal francese all’inglese) e infine dai camper, divisi in categorie.

Per più di quaranta anni ci abbiamo girato l’Europa, ficcando il naso dappertutto, poi, ancora in buone condizioni, lo abbiamo restituito all’ARCA che lo usi come testimonial della sua storia, e ci hanno raccontato che è stato accolto a Pomezia dagli operai che lo avevano costruito.

Il mio amore per questo modo di viaggiare nasce quindi quando era assolutamente inimmaginabile lo sviluppo che avrebbe avuto e i pochissimi modelli esistenti occupavano un angolo dei saloni dedicati alle automobili.

Oggi invece sono oggetto di manifestazioni dedicate solo a loro, e in particolare in Italia il Salone di Parma, inaugurato il 10 settembre alla presenza del Ministro del Turismo Massimo Garavaglia. Qui si trovano oltre 300 espositori, 15 Paesi rappresentati, 5 padiglioni, 41 brand di produttori, 4 aree tematiche, circa 100.000 mq. occupati. Molte sono le novità, sia per camper che caravan e gli obiettivi delle case produttrici: veicoli sempre più versatili, tecnologia avanzata, connettività, servizi e prestazioni.

Le quattro aree tematiche ospitano le novità: Caravan e Camper, dove sono presenti le più importanti aziende italiane ed europee del settore, che espongono anche tende eleganti; Accessori per i veicoli e complementi utili a rendere ancora più confortevole la vacanza itinerante, come carrelli tenda e strumentistica; Shopping, con prodotti per la vita all’aria aperta e per i piccoli spazi; Percorsi e mete, sezione di promozione turistica per conoscere luoghi e destinazioni ideali per il turismo in libertà. Ogni dettaglio si trova su www.salonedelcamper.it

Ogni anno (siamo alla tredicesima edizione) i mezzi sono sempre più grandiosi: quest’anno uno ospita nel suo gavone perfino una Smart!

Ma per la prima volta un mezzo completo è meno di cinque metri: si tratta del City 1 D496 della ALLCAR (www.allcar.it) di Torino, con comoda toilette, due letti matrimoniali e tutti gli accessori necessari in un mezzo poco più grande dei SUV di oggi che offrono solo posti a sedere, e per ogni altra esigenza di vita bisogna mendicare ospitalità in hotel e ristoranti

Al termine della visita un simpatico incontro: i tavolini della zona street food erano tutti occupati, quindi mio figlio (che ora ha un nuovo camper), mentre io ero in coda per il cibo, ha condiviso un posto con una coppia con un bimbo piccino piccino di soli 25 giorni, che ha dormito placidamente tutto il tempo. Ci siamo scambiati esperienze di viaggi e alla fine ho augurato loro di tornare fra 42 anni al Salone guidati dal loro figlio come ho fatto io!

 

Scrivi un commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>