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Scritto da nel Numero 146 - 1 Dicembre 2017, Scienza | 0 commenti

Non è vero, ma ci credo

Non è vero, ma ci credo

 

Da un po’ di tempo le ipotesi cospirazioniste sono diventate particolarmente trendy. Fra i tanti rami della scienza ufficiale messi in discussione, l’ astronomia è uno dei più gettonati.

Le radici del complottismo scientifico sono americane. Negli States si sarebbe consumato il primo grande evento di cui quasi tutta l’ umanità è all’ oscuro: lo sbarco degli alieni sul nostro pianeta. Avvenuto nella famosa Area 51 nei pressi di Roswell, in Nevada, le sue prove tangibili sarebbero state rigorosamente tenute nascoste dalle autorità.

Un altro cavallo di battaglia dei cospirazionisti è il simulato sbarco sulla Luna. Tema che ha stimolato anche la fantasia degli sceneggiatori di Hollywood, a partire dal celebre film Capricorn One.

Ma il piatto forte più recente, da far rabbrividire Pitagora, Aristotele e gli altri filosofi greci che con la forza del ragionamento dimostrarono la sfericità terrestre, è la certezza condivisa da parecchi complottisti che la Terra sia piatta.

Uno di loro, dotato di una fantasia degna di Jules Verne, si è messo in gioco, in tutti i sensi, per dimostrarlo. Mister Mike Hughes, che nella vita fa il conducente di limousine, ha realizzato un razzo a vapore per volare sul deserto della California e da lassù vedere con i suoi occhi la piatta distesa terrestre. Un’ occasione unica per smascherare il grande inganno ordito dalla Nasa e altri poteri forti.

Entrato nel Guinness dei primati nel 2002, dopo aver fatto volare una limousine da tre tonnellate per quasi quaranta metri, il caparbio Hughes non è sembrato per nulla preoccupato dall’ esperienza vissuta tre anni fa, quando durante un volo con un razzo dello stesso tipo, rischiò di ammazzarsi, causa un’avaria al paracadute che gli fece fare un atterraggio piuttosto ruvido.

Previsto negli ultimi giorno di novembre, il lancio è stato rinviato per motivi burocratici. Vedremo come andrà a finire.…

Un altro cospirazionista fissato che il nostro pianeta sia piatto è Bobby Ray Simmons, un rapper sceso da tempo dalla cresta dell’ onda. Per provare la fondatezza della sua convinzione, il musicista ha progettato di lanciare un gruppo di satelliti nello spazio. Un’ operazione senz’ altro più costosa del razzo a vapore di mister Hughes.

Per raccogliere i fondi necessari, Simmons si è affidato alla rete, lanciando una campagna di crowfunding. L’ obiettivo sarebbe stato raggiungere il budget minimo di un milione di dollari, ma qualcosa non sta andando per il verso giusto. Il popolo dei cospirazionisti, cui si rivolge Simmons, sarà diffidente verso la scienza, ma in compenso è piuttosto attento al portafoglio. La somma raccolta, al momento, è di poche migliaia di dollari. Ma non solo, in molti hanno bollato l’ operazione come una truffa bella e buona.

Un risultato però il rapper lo ha raggiunto, la sua iniziativa è già molto condivisa sui social network. E forse è proprio quello che Simmons sperava, per tentare di far risplendere la sua stella offuscata.

 

 

 

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