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Scritto da nel Arte e Spettacolo, Numero 147 - 1 Gennaio 2018 | 0 commenti

The Square

The Square

Ruben Ostlund, regista svedese, con il film The Square, Palma d’oro al Festival di Cannes 2017, ci invita a conoscere il mondo dei musei e dell’arte contemporanea. Il protagonista, Christian, curatore delle mostre di un noto museo, si muove in un ambiente di artisti egocentrici e provocatori alla ricerca esasperata della novità, in un sistema caratterizzato dall’assenza di criteri oggettivi per valutare la qualità  e la vera grandezza delle opere.  Ad assistere agli eventi troviamo un pubblico borghese, annoiato e alla ricerca di una creatività artistica forte ed eccitante. Il regista mette a confronto questo ambiente vacuo e privilegiato con gli emarginati e i senzatetto, che coesistono con noi nelle nostre città e denuncia un ambiente perbenista, fintamente solidale, pronto ad esplodere in aria alla prima contraddizione, come farà la bambina dello spot pubblicitario che dovrebbe promuovere l’ultima mostra in programma al museo. L’analisi non si ferma al pianeta dell’arte, simbolo di una società fortemente individualista (bellissime le inquadrature delle persone che vanno al lavoro senza  sfiorarsi né guardarsi) dominata dall’immagine, da modelli culturali che puntano sull’esteriorità, dalla presenza pervasiva in rete. Una società contemporanea cruda e per nulla accettabile, dove questa frenetica evoluzione culturale travolge consuetudini di vita e convinzioni morali.

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