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Scritto da nel Arte e Spettacolo, Numero 77 - 1 Marzo 2011 | 0 commenti

Grandi mostre d'Arte in Romagna

Grandi mostre d'Arte in Romagna

Come sempre la Romagna è ricca di iniziative artistiche e in questo articolo desidero darvi alcuni spunti.



Cominciamo dalla mostra “Parigi. Gli anni meravigliosi. Impressionismo contro Salon” a Rimini in Castel Sismondo. la mostra vuole indagare, per la prima volta in Italia, e facendo ricorso a circa novanta opere provenienti da musei e collezioni di tutto il mondo, la storia del Salon parigino (anni '60 secolo xix), storia anche di partecipazioni da parte di tutti i giovani pittori impressionisti, che ovviamente vedevano in quel luogo lo spazio per una possibile affermazione, quando il nuovo giunge e un grande muro viene opposto a quel giungere. Ma anche quando attraverso quel muro, il muro del Salon, passa il fascino che accende e accompagna la dimensione della pittura. Da questo punto di vista, analizzando le opere dei diversi artisti contemporanei, ci si rende conto della sua importanza entro il movimento naturalista e si dà il giusto valore agli elementi di rinnovamento che esso contiene. Al termine della visita si ha la gradevole sensazione di aver avuto contatto con i multiformi aspetti di quella pittura.
Profondamente sconcertato sono rimasto dalla seconda mostra ospitata in Castello Sismondo dal titolo “Caravaggio e altri pittori del seicento” , brevemente chiamata “Caravaggio” solo perché ospita UNA e UNA sola tela del famoso pittore, mi sono sentito vittima di una pubblicità ingannevole!
Proseguiamo con “Monet, Cézanne e Renoir” ospitata nel Palazzo SUMS a San Marino. Questa mostra, costruita in modo particolare con dipinti provenienti dai musei di Boston, Montpellier e Lille, si compone di 30 opere, alcune di grande formato, che si collegano alla grande mostra riminese, ma, pur costituendone un logico proseguimento, in modo autonomo raccontano pagine significative della storia dell'arte in quegli “anni meravigliosi” che fecero di Parigi e della Francia il riferimento di un mondo. Si tratta, dunque, di una mostra di approfondimento, tutta costruita su quadri scelti perché emblematici in funzione del momento storico trattato. Da visitare in un giorno di bel tempo per approffittare della bella vista che si gode dal Titano, magari utilizzando la funivia come ho fatto io per evitare di avere il problema di parcheggiare la macchina. Ulteriori informazioni per queste tre mostre su www.lineadombra.it
A Ravenna al Mar si è appena inaugurata “L'Italia s'è desta 1945-1955 Arte in Italia nel secondo dopoguerra”, titolo intelligente per riallacciarsi al clima dei 150 anni dell'Unità d'Italia.Per la prima volta in modo complessivo la mostra fa un'ampia e organica ricognizione del panorama artistico italiano alla conclusione del secondo conflitto mondiale . Dal 13 febbraio al 26 giugno 2011 le oltre 170 opere sono esposte nelle sale del Mar – Museo d'arte della città di Ravenna. In una manciata d'anni, dal 1945 al 1953, il fervore innovativo delle ultime generazioni cambia decisamente volto all'arte italiana, da Milano a Roma, da Venezia a Torino. Pur da sponde diverse, in alcuni casi decisamente contrapposte, la premessa comune degli artisti italiani sembra non poter essere che la rimozione quasi senza appello di quasi tutto ciò che era accaduto fra le guerre, compresi “maestri ” come Carrà, De Chirico, Morandi, Sironi ed altri che la mostra documenta. Si guarda soprattutto a Picasso, al Picasso di Guernica, inteso come modello stilistico e insieme ideologico la cui riproduzione apre l'esposizione. L'arco di tempo analizzato nel percorso espositivo ha proprio come termine il 1953, quando all'artista spagnolo viene dedicata in Italia una vasta rassegna a Roma e a Milano. Ulteriori informazioni si trovano sul sito www.museocitta.ra.it
Concludo questa rassegna citando per completezza la mostra “Melozzo da Forlì” ospitata nella sua città fino al 12 giugno, che non ho ancora visitato. Per documentare lo straordinario percorso compiuto dall'artista forlivese, la mostra affianca alle sue opere capolavori degli artisti con cui venne in contatto nel corso della sua formazione, da Andrea Mantegna a Piero della Francesca, a Bramante e a Pedro Berruguete, questi ultimi conosciuti a Urbino. Ne segue poi l'attività a Roma, dapprima ai Santi Apostoli e poi nella Biblioteca Vaticana (Sisto IV nomina il Platina Prefetto della biblioteca, 1475), affiancandole le opere degli artisti con cui venne in contatto nella città dei papi, da Beato Angelico a Mino da Fiesole a Bartolomeo della Gatta e ad Antoniazzo Romano. Il sito è www.mostramelozzo.it

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