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Scritto da nel Numero 96 - 1 Febbraio 2013, Politica | 0 commenti

Gli inaccettabili

Gli inaccettabili

Non sono mai stato anti berlusconiano.

Certo, non ho mai condiviso una sua qualsiasi azione, siamo incompatibili da tutti i punti di vista, politico, civile, morale, etico, ideale, filosofico et cetera, ma credo che siamo per il mondo due problemi diversi. Lui un problema vero, io un problema ininfluente.

Tuttora lo ritengo semplicemente una persona diversa da me e dalle mie idee, non necessariamente un pazzo dittatore, pervertito e immorale.

Ciò che mi fa veramente schifo, e spero che nessun altro umano viva un sentimento differente, è l’atteggiamento vile e codardo dei suoi parlamentari. Suoi perché non si può parlare altro che di burattini nelle sue anziane mani che, proni, sorridono ad ogni suo umore. Mi chiedo con quale coraggio un uomo o una donna che si propone come dirigente nazionale possa, con questo modo di fare, sopportarsi senza sentirsi ridicolo e inopportuno.

Vivere così, balbettante e imbambolato, nell’attesa della parola o della decisione del suo padrone, signore e capo.

“Si, facciamo le primarie!, no torna il padrone, forse, aspettiamo che dice il signore nostro capo e illuminato”.

Istupiditi e storditi per un anno, senza una guida e un re, vagano nei palazzi di Roma alla ricerca di chi possa sostituire il padrone, consci dell’impossibilità di alcuno di assurgere a cotanto splendore intellettuale e fisico, già prefigurano la loro sciagurata discesa fra la gente comune, il disprezzabile, tapino, volgo che non può organizzare festini, godersela con le escort né avvicinarsi vagamente al top dell’esistenza: vivere come lui.

Ma ecco all’improvviso il ritorno del dio che può, forse, farci rieleggere, può, forse, salvare almeno alcuni di noi, i maggiormente servili e proni, sempre pronti a fare della loro schiena una semplice ma comoda scrivania o, meglio, scranno per il divino.

E dai a rialzare la testa, “Monti è un vampiro vi mette l’imu, la benzina, non aiuta gli imprenditori che, poveri, devono pagare il dazio della crisi, vi attanaglia e soffoca con le sue tasse da comunista e sperpera tutto ciò che il signore illuminato e creatore aveva realizzato, nella sua immensa grandezza nonostante chi si permetteva di dargli fastidio od ostacolarlo in ogni modo, negli ultimi suoi difficilissimi, ma troppo pochi, anni di governo”.

Schifo. Lo so, è una brutta parola, ma è decisamente insufficiente nei confronti di questi esseri invertebrati e viscidi, indegni d’esser definiti umani (che già di per sé non è questo grande risultato) preoccupati solo dallo spettro di perdere le elezioni e quindi i loro privilegi, perché a parte, ad essere buoni, due o tre, in questi sciagurati anni si sono solo preoccupati di occupare uno scranno parlamentare e aspettare gli ordini dell’onnipotente (e magari l’ordine potesse arrivare direttamente dalle sue morbide labbra!) sul votare approvo o non approvo.

D’altra parte non può essere diverso, hanno felicemente appoggiato e lodato chi li ha sempre ritenuti inutili, troppi e lenti, fastidiosi nel loro porre emendamenti, problemi e proposte per modificare le sue bibbie. “Ah!, se egli avesse potuto fare il dittatore e sistemare finalmente tutti questi lobbysti conservatori, massoni?, illiberali, indisciplinati e sanguisughe che siamo noi!”

Vergognatevi, voi e chi, con l’attenuante dell’incoscienza, ve lo ha permesso.

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