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Scritto da nel Numero 104 - 1 Novembre 2013, Politica | 0 commenti

I partiti e le imprese: le macerie del ventennio

I partiti e le imprese: le macerie del ventennio

Si dice che il ventennio sia finito, che le condanne legali e morali si siano rivelate letali per il Cavaliere, che una svolta nella politica italiana è possibile ed è alle porte.
Ora, io non so se Berlusconi sia effettivamente finito: quello che so è che il berlusconismo vive e sopravvive e ha contaminato parti sane e insane del nostro paese. Mi interrogo su cosa ci lasciano venti anni di dominio di Berlusconi e vedo macerie.
Penso alla politica e ai partiti: il personalismo e il leaderismo hanno spazzato via le ideologie e l’essenza stessa del fare politica.  Argomenti vuoti e ripetitivi come mantra hanno monopolizzato isterici dibattiti facendo sprofondare il paese in un inedia sociale ed economica. Il pensiero politico è scomparso e i partiti si sono svuotati di contenuti, iscritti e partecipazione. Il berlusconismo ha vinto perché l’alternativa a ciò è la medesima ricetta: personalismo e leaderismo. In nome di una svolta, di una nuova era, ci si vuole sbarazzare dei partiti – o quello che ne rimane – colpevoli d’essere un inutile residuo della vecchia repubblica, semplici rami secchi. E allora è un nuovo uomo forte che deve scendere in campo nobilitando la politica? Tutto già visto.
E non è solo la politica ad uscire a pezzi, pensiamo all’industria e al fare impresa. La colpa di Berlusconi, che è stato ed è imprenditore, è d’aver trasformare l’iniziativa imprenditoriale in una sorta di potere taumaturgico: i grandi imprenditori non fanno più impresa ma miracoli… e come risultato ecco deflagrare con violenza la buffonata dei patrioti di Alitalia a cui seguono e seguiranno casi analoghi. Il nobile spirito imprenditoriale si è ridotto a un mero giro di soldi: i grandi imprenditori italiani si riducono ad investire denaro il più delle volte non proprio ma delle banche, producendo opportunità per sè e pochi altri, a rischi bassi per loro ma altissimi per la collettività.
Il berlusconismo si è imposto con promesse di rivoluzione e realizzazione di sogni per tutti, in realtà ha prodotto vantaggi per pochi…sicuramente per uno.

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