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Scritto da nel Numero 109 - 1 Maggio 2014, Politica | 0 commenti

Il Senato, camera Alta di garanzia democratica

Il Senato, camera Alta di garanzia democratica

 

Il tema delle riforme istituzionali fu sollevato per la prima volta da Bettino Craxi, in tempi non sospetti, ed essendo l’assetto istituzionale la dimensione qualificante di una democrazia è bene mantenere il sangue freddo e non farsi travolgere dai tweet. Così come non saranno 140 caratteri a votare in doppia lettura a distanza di 6 mesi, sarebbe squalificante è tempo che anche L’Arengo del Viaggiatore fornisca il suo contributo al dibattito sulla riforma e in questo senso voglio indirizzare questo breve contributo.

La mia proposta è che il Senato diventi una Camera alta di garanzia democratica, 100 membri eletti per Costituzione con il proporzionale puro nazionale e una preferenza, che svolga le funzioni di eleggere il Presidente della Repubblica, stabilire la legge elettorale della Camera – che può così diventare maggioritaria per essere più aderente al Governo senza ledere i principi base del nostro ordinamento – svolgere funzioni di garanzia come le commissioni di vigilanza, non votare la fiducia al Governo. A differenza dell’attuale proposta, che non risolve il problema della navetta tra le due camere, il Senato non voterebbe alcuna legge diversa da quelle espressamente assegnategli.

Stabilito questo ruolo del Senato, evitata ogni normativa concorrente di evidente difficile gestione (chi deciderebbe infatti di che materia tratta una norma necessariamente complessa?), occorre immaginare la forma di Governo, convitato di pietra della riforma in discussione. Occorre rafforzarne l’azione senza perdere la flessibilità di un sistema parlamentare: il Presidente della Repubblica potrebbe dunque nominare (e non revocare) il Premier che non avrebbe bisogno della fiducia ma che la Camera potrebbe invece sfiduciare indicandone il sostituto (la sfiducia costruttiva).

Così facendo si andrebbe a identificare un equilibrio tra i diversi organi istituzionali, si manterrebbe salda in capo a una maggioranza popolare la casa costituzionale e la più alta carica dello Stato, si consentirebbe a una maggioranza maggioritaria di decidere il Governo e tenere le redini del Paese per la durata della legislatura. E’ possibile discuterne?

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