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Scritto da nel Internazionale, Numero 110 - 1 Giugno 2014 | 0 commenti

Al via l’Unione Euroasiatica

Al via l’Unione Euroasiatica

I presidenti del Kazakistan e della Bielorussia, Nursultan Nazarbaiev e Aleksandr Lukashenko, insieme al leader russo Vladimir Putin, hanno firmato ad Astana il trattato per la nascita dell’Unione Eurosiatica, che dal primo gennaio 2015 creerà uno spazio economico unico e comune fra i tre Paesi.
La nascita della Comunità Economica Eurasiatica non è che l’evoluzione dell’Unione doganale già esistente tra le tre ex repubbliche un tempo sorelle. Il progetto apre così a nuovi scenari, soprattutto per i settori petroliferi e del gas, ma anche delle infrastrutture. “I paesi partecipanti seguiranno politiche coerenti nei settori chiave dell’economia, energia, industria, agricoltura, trasporti. C’è un sostanziale aumento di opportunità di business per la realizzazione di investimenti congiunti e progetti di cooperazione e comunicazione” informano gli interessati.
La sede della nuova Unione sarà a Mosca, il tribunale a Minsk e il regolatore finanziario ad Almaty. Tra gli obiettivi anche l’allargamento dei confini coinvolgendo altri paesi: i prossimi membri dovrebbero essere il Kirghizistan e l’Armenia. Sembra per ora fallito il progetto di Vladimir Putin di farvi entrare anche l’Ucraina dove il nuovo presidente Petro Poroshenko, ha confermato che Kiev continuerà il processo di graduale avvicinamento all’Unione Europea.

Buona parte dei media internazionali hanno paragonato l’ Unione Euroasiatica ad una piccola Urss. In realtà l’Unione Euroasiatica è comparabile alla vecchia Unione Sovietica solo in termini geografici. La nuova comunità nasce principalmente da esigenze difensive, proteggere i confini della Russia dalla crescente influenza degli Usa e dell’Unione Europea (e forse anche della Cina).

 

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