Le meraviglie da Oscar
Su consiglio di un amico, da sempre appassionato di cinema a 360°, mi sono recato a vedere “Le Meraviglie” di Alice Rohrwacher, unico film italiano in concorso alla 67° esima edizione del Festival del Cinema di Cannes.
Le meraviglie racconta della piccola Gelsomina che vive in un casale fra il Lazio e l’Umbria con la sua famiglia composta da tre sorelle più piccole, la madre (interpretata da Alba Rohrwacher sorella della registra) e il burbero padre (l’attore Sam Louwyck) un apicoltore tedesco terrorizzato dall’innovazione e dal cambiamento. La realtà industriale sta per avere il meglio sul mondo contadino, ma Wolfang non lo accetta e cerca di rinchiudere moglie e figlie nella routine della fattoria. Durante l’estate le rigide regole che tengono insieme la numerosa famiglia si allentano, da una parte l’arrivo nella loro casa di Martin, un ragazzo tedesco con piccoli precedenti penali in rieducazione, dall’altro l’incursione nel territorio di un concorso televisivo a premi, “Il paese delle meraviglie”, condotto dalla fata bianca Milly Catena interpretata da Monica Bellucci.
Le meraviglie è un film dove è forte la componente autobiografica. La trama ci parla anche di un Italia che non c’è più, un piccolo mondo antico fra il sudore dei campi e il contatto diretto con la natura. Le meraviglie si è aggiudicato a Cannes il Grand Prix Speciale della Giuria, il secondo premio più importante del Festival. «A Cannes strepitoso successo del cinema italiano!» è il tweet di commento del ministro Dario Franceschini subito dopo la premiazione.