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Scritto da nel Arte e Spettacolo, Numero 138 - 1 Marzo 2017 | 0 commenti

Mostra CERAMICA DÉCO. IL GUSTO DI UN’EPOCA a Faenza

Mostra CERAMICA DÉCO. IL GUSTO DI UN’EPOCA a Faenza

Parallelamente alla mostra Art Déco. Gli anni ruggenti in Italia dei Musei di San Domenico di Forlì, a Faenza in una sala del Museo internazionale della Ceramica è stata inaugurata una esposizione sulle ceramiche dell’epoca aperta fino al 1° ottobre, il cui biglietto consente il rilascio di una entrata a riduzione a quella della città romagnola e viceversa e quindi va conservato. Se nella sede forlivese, come meglio dettagliato nell’apposito articolo, tutte le arti (arredi, ceramiche, vetri, metalli, gioielli, abiti, pittura, scultura, gessi) offrono uno spaccato quanto più esaustivo di questo eclettico gusto, con rappresentazioni non solo italiane, ma anche europee e statunitensi in un periodo compreso tra l’immediato primo dopoguerra e il 1929, anno della crisi economica mondiale, nella sede faentina il focus è dedicato in primis a figure di spicco locali, ma di assoluto spessore internazionale, quali Domenico Rambelli, Francesco Nonni, Pietro Melandri, Riccardo Gatti, Giovanni Guerrini, per citare alcuni dei nomi più noti, analizzati in un periodo di attività un po’ più ampio, dal 1920 al 1935.

Devo però segnalare come proprio all’inizio troneggia una splendida ceramica futurista di Tullio Mazzotti di Albissola (Savona) celeberrimo, per le sue ceramiche, paese della Riviera Ligure.

La ceramica è la protagonista e per ogni autore si fornisce un excursus anche attraverso altre forme d’arte utilizzate, come i manifesti, i vetri e i metalli di Guerrini, accanto alle xilografie di Nonni o agli arredi di Berdondini. La mostra si chiude con raffronti nazionali, come gli splendidi esemplari di Gio Ponti e Giovanni Gariboldi per la Richard Ginori, le manifatture Lenci e Rometti, ed internazionali come le ceramiche tedesche della Repubblica di Weimar, le francesi e le belghe.

Non ha alcun senso elencare le opere esposte, ma non posso non citare Francesco Nonni di cui per la prima volta è esposto al pubblico il magnifico Corteo Orientale” del 1925 che non a caso è stato scelto per il manifesto.

La mostra è integrata da laboratori e da visite guidate per fornire un nuovo punto di vista sia per il percorso espositivo che per i laboratori didattici. Adulti e ragazzi, riproducendo l’attività di artigiani e artisti, toccheranno con mano processi creativi e le difficoltà tecniche, in una vera “full immersion” nella produzione ceramica del periodo Déco.

Per maggiori dettagli e informazioni pratiche il sito è

http://www.micfaenza.org/it/mostre/358-deco-il-gusto-di-unepoca.php

 

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