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Scritto da nel Arte e Spettacolo, Numero 138 - 1 Marzo 2017 | 0 commenti

La musica a Bologna: il Museo Internazionale della Musica e la Collezione Tagliavini in San Colombano

La musica a Bologna: il Museo Internazionale della Musica e la Collezione Tagliavini in San Colombano

 

Sarei curioso di sapere quanti bolognesi sappiano che la loro città custodisce un interessantissimo museo della musica, inaugurato nel 2004 nell’affascinante contesto architettonico del cinquecentesco Palazzo Sanguinetti prospiciente la centrale Strada Maggiore al n.34.

Il percorso espositivo, la biblioteca musicale, l’area eventi, i laboratori per la didattica, il foyer con le postazioni multimediali interagiscono con le stanze decorate da Pelagio Pelagi, Serafino Barozzi, Vincenzo Martinelli, Antonio Basoli, proponendo il Museo come un luogo vivace, polifunzionale e interattivo, frequentato dagli addetti ai lavori e dagli appassionati come dai turisti, dagli adulti come dai bambini, con un unico comune denominatore: la musica in tutte le sue forme ed espressioni.

La prima sala introduce allo spazio espositivo. La seconda è dedicata al frate francescano bolognese Giambattista Martini una delle più illustri personalità del settecento musicale europeo, la terza ai suoi amici, la quarta ai teorici musicali dal ‘400 al ‘600, con importanti esempi di trattati musicali, la quinta ospita libri per musica e strumenti dei secoli XVI e XVII e l’ultima è dedicata  all’opera italiana settecentesca e al celebre cantante castrato Carlo Broschi detto Farinelli.

Purtroppo chi scrive è assolutamente digiuno di questa disciplina, ma nonostante questo ha apprezzato il valore dei materiali e l’accuratezza dell’esposizione: ma una persona meno ignorante di me nella materia potrà godere pienamente di questa chicca, e dovrà visitare anche la Collezione Tagliavini, organista e musicologo bolognese, in San Colombano (via Parigi 5) di strumenti musicali antichi da lui donata. Una raccolta unica per pregio che abbraccia oltre novanta strumenti quasi tutti funzionanti: clavicordi, arpicordi, organi, clavicembali, spinette, pianoforti; una collezione di strumenti a fiato e popolari; un gruppo di strumenti automatici.

Il Museo è affiancato da  una fornita biblioteca sulla materia e a San Colombano si tiene una stagione concertistica che utilizza gli strumenti ivi custoditi.

Per ulteriori dettagli rimando ai siti:  http://www.museibologna.it/musica e

http://www.genusbononiae.it/palazzi/san-colombano/

 

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