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Scritto da nel Arte e Spettacolo, Numero 97 - 1 Marzo 2013 | 0 commenti

Il primo anno senza di te

Il primo anno senza di te

Caro Lucio,
ho scritto varie volte per Te ma ancora ne avrei… Ne avrei avuto anche un anno fa quando, in punta di piedi e “senza avvertire la famiglia”, Te ne sei andato! Tra gli scritti di tanti amici e colleghi, vidi su un giornale una lettera aperta a Te, come sto facendo adesso e come avrei voluto fare allora, e poi un’altra e poi un’altra ancora. Allora, per non inflazionare la forma della “lettera aperta” ho preferito parlare con Te soltanto in silenzio. In questo anno sena di Te, abbiamo parlato dei Tuoi Concerti in giro per l’Italia, di Caruso, della sua genesi e del simbolo che è diventato… la perpetuazione del bel canto! Abbiamo parlato delle varie Conferenze Stampa dove ci incontravamo ed in particolare in quella, al Comunale di Bologna, in occasione della presentazione del Concerto per la FA.CE del Natale 2005 e di quanta deferenza, noi giornalisti rivolgevamo alle tue colte parole. Abbiamo parlato di “Pierino e il lupo” e dei New Ork! Della collaborazione artistica che c’era fra Te e l’amico comune Max Carpani col quale non perdiamo mai l’occasione di dedicarti serate ovunque. Ma anche del tuo cagnolino che portavi in giro per Piazza Cavour! Allora non ho voluto pubblicare anch’io una lettera aperta pur avendola pensata e sentita anzitempo ma Ti ho ricordato ai miei lettori con una forma biografica e sentimentale.

Ma non ce la faccio, Lucio. Il bisogno di parlare con Te in prima persona non riesco a frenarlo. Colgo l’occasione di questo nostro “primo anno senza di Te” per farlo. Sapevo che sarebbe venuto fuori, in tutti noi, un ricordo profondo di Te, oggi. E oggi voglio farTi vedere cosa mi sono regalato in Tua memoria.

E’ una Targa che Ti commemora vividamente e che ho costruito personalmente grazie alla collaborazione artistica del mio amico Luigi di Porretta che è riuscito, su mia indicazione, a fare una cosa che a me pare veramente bella! Questa Targa, pezzo unico al mondo, giace da diversi mesi nel cassetto in attesa di essere messa sulla mia scrivania e rimanerci per sempre a partire da oggi. Sarà la Tua presenza costante e confermerà il tuo essere con me, con noi.

CIAO LUCIO!

1°. Marzo 2013

Oggi, ad un anno da quando ci hai lasciati,
sei ancora vivo nei nostri cuori

e la tua musica
inonderà per sempre la nostra anima.

“MA CHE BELLA MATTINA
IL CIELO E’ SERENO”…

…sì, perché vivi con noi

Non ci stancheremo mai ricordarTi. Vedrai che Concertone il 4 in Piazza Maggiore!

E poi volevo assicurarTi l’impegno di tutto lo staff del nostro giornale per la costruzione della Statua a misura Tua naturale che vorremmo mettere in Piazza de’ Celestini. La Tua mano sarà ad altezza d’uomo affinché chiunque venga a Bologna possa stringerTela., come avviene oggi al Vaticano con i piedi di Pietro che, a furia di accarezzarli, non ci son più…

Scusa Lucio, dov’è che eravamo rimasti?

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