Al concerto con il biglietto nominale
Lo scopo a quanto pare è quello di contrastare anzi cercare di contrastare il fenomeno diffuso, la cui origine si perde nella notte dei tempi, del bagarinaggio. Il bagarinaggio di questi tempi è soprattutto virtuale. Una volta messi in vendita sui canali ufficiali molti biglietti di concerti ed eventi sportivi spariscono nel giro di poche ore finendo per essere rivenduti su altri siti (parliamo delle cosiddette piattaforme di “secondary ticketing”) a prezzi raddoppiati triplicati o addirittura quadruplicati.
A decorrere dal 1° luglio 2019 è entrata in vigore la nuova norma prevista dalla Legge di Bilancio 2019 che prevede l’introduzione dei “biglietti nominali ” per i concerti tenuti in impianti con capienza superiore a 5000 spettatori. Per acquistare il tagliando occorrerà fornire nome, cognome, data di nascita, indirizzo email e numero di cellulare. L’ingresso all’area live viene ora subordinato al “riconoscimento personale” attraverso appositi controlli finalizzati a verificare l’identità dei partecipanti all’evento con l’esclusione si legge di “attività lirica, sinfonica e cameristica, prosa, jazz, balletto, danza e circo contemporaneo”. Chi dopo aver acquistato il biglietto, deciderà di non assistere allo spettacolo, lo dovrà comunicare alla relativa piattaforma di acquisto che provvederà a rimetterlo in vendita, rimborsando l’acquirente i costi sostenuti per l’acquisto.
Lo scorso 20 giugno il Garante ha dato il via libera al trattamento dei dati personali. Tuttavia permane qualche dubbio. In questi giorni il Partito Democratico ha presentato due emendamenti in Senato per fermare il biglietto nominale che “non è efficace nel contrastare il bagarinaggio, ma accresce i costi ai danni dei consumatori, complica le procedure, lede la libertà delle persone costrette a presentare un documento per entrare a un concerto” dice la Senatrice Simona Malpezzi. Diverse critiche anche dalle associazioni di categoria che prevedono aumenti dei tagliandi sino al 10% e disagi per l’eventuale cambio del nominativo che come accennato sopra necessiterà obbligatoriamente di un passaggio attraverso la relativa piattaforma. Inoltre occorrerà aprire gli ingressi con largo anticipo, perché sarà necessario controllare l’identità dello spettatore. Dopo qualche giorno dall’entrata in vigore della nuova misura alcuni biglietti per concerti in programma nei prossimi mesi sono tuttora in vendita in rete a prezzi maggiorati. Ad oggi, l’unica certezza, in attesa di capire se questa disposizione raggiungerà o meno il fine desiderato dal legislatore, sono le inevitabili code che si creeranno ai cancelli di ingresso.