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Scritto da nel Economia e Mercati, Numero 99 - 1 Maggio 2013 | 0 commenti

La competizione e la rivoluzione

La competizione e la rivoluzione

considerazioni libere in zona cesarini, già dentro la grande festa dei lavoratori…. appunto!

E’ attualmente riconosciuta la stretta al credito e la difficoltà di investire, dati anche i cari tassi di remunerazione del capitale..
considerazione 1: la propaganda con lo slogan sullo spread che non serve a niente, non grida necessariamente vendetta se ad ascoltare è il pensionato, lo studente diligente, l’impiegato pubblico, l’impiegato a vario livello della grande azienda.. no, tutti questi se ne possono sufficientemente fottere.. non chi passa la sua vita ad inventare prodotti, girare il mondo a vendere l’italia, chi sente la responsabilità degli stipendi dei proprio collaboratori.. questi pur gridando vendetta non hanno il tempo di inveire e scontrarsi con certe affermazioni… fortunatamente c’è anche chi la vendetta la potrà mettere in pratica democraticamente o meno perché le precedenti priorità non potranno + essere perseguite a causa di queste stesse malate affermazioni.
Le poche risorse disponibili per creare opportunità di crescita, tolti i tradizionali e sempre meno cospicui fondi europei e statali, sono quelli degli investitori professionali che ben consapevoli delle dinamiche afferenti alla cons 1 scelgono razionalmente di scommettere su iniziative che possano battere la remunerazione triste ed asettica del capitale.
cons 2:  tali iniziative sono quelle dove sempre più giovani senza interessanti e/o minime opportunità di lavoro si stanno rivolgendo per dare spazio al naturale spirito di sopravvivenza e di sviluppo.
All’aumentare di queste dinamiche di impatto globale si può constatare la grande spinta verso alti livelli di qualità e competenza che sono necessarie al fine di dare soddisfazione ai vari scommettitori di capitali. Tali pressioni alzano conseguentemente il livello di chi è inserito in questo gioco e della relative pretese di ideale di società.
cons 1 + cons 2 = cons 3
i grandi governanti italiani che si difendono a riccio davanti alle sfide evolutive del mondo, quelle a cui la società civile è comunque sottoposta ed a cui non può sottrarsi, hanno soltanto una scelta da poter effettuare: adeguarsi
come nei mercati, chi non compete e si evolve chiude, fallisce, viene mangiato.
e questo può accadere a volte come si spera, molto velocemente…
hasta la evolution!

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