La Mostra: l’incanto dell’affresco. Capolavori strappati da Pompei a Giotto, da Correggio a Tiepolo
Un po’ coperta dalla celeberrima mostra di Bologna con al centro la Ragazza con l’Orecchino di perla e da quella molto pubblicizzata del Liberty a Forlì (vedi Arengo di marzo), si è aperta a Ravenna, presso il museo di Arte Moderna, una interessante mostra sugli affreschi staccati con diverse metodiche e posti in salvo dal degrado che presumibilmente li avrebbe colpiti nella sede originaria, anche se mi è oscuro perché l’imponente “Strage degli innocenti” non possa restare al suo posto nella Basilica di Santo Stefano a Bologna.
La mostra intende ripercorrere la secolare storia e fortuna della pratica del distacco delle pitture murali, una storia del gusto, del collezionismo, del restauro, ma anche della tutela di quella parte fondamentale dell’antico patrimonio pittorico italiano, con preziosi prestiti provenienti dall’Italia e dall’estero.
L’esposizione, curata da Claudio Spadoni e da Luca Ciancabilla, realizzata grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, si divide in cinque sezioni, ordinate secondo un indirizzo storico-cronologico: dai primi masselli cinque-seicenteschi, ai trasporti settecenteschi, compresi quelli provenienti da Pompei ed Ercolano, agli strappi ottocenteschi, fino alle sinopie staccate negli anni settanta del Novecento.
Fra i pittori presenti segnaliamo nomi altisonanti come Giotto, Raffaello, Pisanello, Andrea del Castagno, Bernardino Luini, Garofalo, Romanino, Correggio, Pontormo, Moretto, Niccolò dell’Abate, Pellegrino Tibaldi, Ludovico e Annibale Carracci, Guido Reni, Guercino, Tiepolo per citarne solo alcuni, sono loro i protagonisti indiscussi della mostra del Mar insieme ad alcune fra le più belle pitture di Ercolano e Pompei.
Fra i ringraziati (non so a quale titolo) mi ha colpito Ikea Family: che intenda convincere i clienti a strapparsi da soli gli affreschi che interessano per rimontarli nelle camere arredate con gli originali mobili svedesi? Verranno fornite apposite spatole al posto delle brugole?
Un filmato illustra le tecniche utilizzate che mi hanno sempre affascinato, da quando da bambino mi furono raccontate:: rimane comunque per me ancora oggi un mistero come non si distrugga tutto quando si arrotola la tela utilizzata per lo strappo! Imponente è il catalogo in due tomi., il secondo dei quali dedicato all’aspetto tecnico e metodologico di questa pratica conservativa.
Per tutte le notizie pratiche rimando al sito: www.mar.ra.it