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Scritto da nel Numero 140 - 1 Maggio 2017, Scienza | 0 commenti

Sfratto siderale

Sfratto siderale

 

Anche se sta avvicinandosi alla pensione, prevista per il 2018 e nel suo caso non c’è Fornero che tenga, il telescopio spaziale Hubble continua arzillo a scrutare il cosmo in attesa del successore.

Con una delle sue ultime zoomate ha permesso a un team internazionale di astronomi, coordinati dall’ italiano Marco Chiaberge dello Space Telescope Science Institute di Baltimora, di scoprire un insolito fenomeno legato a uno degli oggetti celesti più oscuri e misteriosi. Gli aggettivi non sembrano inappropriati, trattandosi di un buco nero.

Resi famosi dagli studi del grande cosmologo Stephen Hawking, questi sfuggenti abitatori del cosmo possono nascere dal collasso di una stella su se stessa e rappresentano le Colonne d’ Ercole per le leggi della fisica.

Oltrepassando il bordo di un buco nero, non a caso denominato orizzonte degli eventi, la forza di gravità è tale che neppure la luce riesce a sfuggirgli e cessa di esistere il mondo come lo conosciamo.

Un contesto piuttosto estremo, che ha stimolato l’ umana fantasia a raffigurarlo come un gorgo mostruoso, un maelstrom da far impallidire quello descritto da Edgar Allan Poe, pronto a inghiottire tutto quanto gli capita a tiro.

I buchi neri sono invisibili, ma la loro presenza può essere tradita da un vicino piuttosto vistoso. Quello che è successo nel fenomeno rivelato da Hubble.

L’ occhio del telescopio spaziale, puntato su una galassia distante circa otto miliardi di anni luce, ha snidato la firma energetica di un colossale buco nero.

Si tratta di un quasar e fa parte di una particolare categoria di corpi celesti, molto luminosi, definiti quasi stellari.

Dove c’ è un quasar che brilla, per una sorta di contrappasso cosmico, poco lontano, in termini di distanze astronomiche, è probabilmente annidato un buco nero.

Questa strana coppia generalmente si trova nel centro della galassia, ma 3C 186, è il nome del quasar scovato da Hubble, insieme al suo compagno invisibile, sono insolitamente lontani dal centro galattico. Una scoperta che ha stupito gli astronomi, come sottolinea lo stresso Chiaberge, ” Non mi aspettavo di vedere un quasar così lontano dal nucleo di una galassia di forma regolare. I buchi neri si trovano nel centro delle galassie, ed è quindi raro trovare un quasar così defilato.”

Non solo, in base ai dati forniti da Hubble, il team di ricercatori ha calcolato che il buco nero si sta allontanando velocemente dal nucleo della galassia.

Secondo gli astronomi la spiegazione di questa fuga sarebbe nell’ origine stessa del buco nero. Il mostro cosmico, ha una massa stimata pari a quella di un miliardo di soli, si sarebbe formato dalla fusione di due galassie, entrambe dotate di un buco nero nel loro nucleo. Questa immane collisione avrebbe emesso una grande quantità di energia, sotto forma di onde gravitazionali, in grado di dare una vigorosa pedata verso l’ esterno al buco nero appena formatosi.

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