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Scritto da nel Numero 156 - Natale 2018, Scienza | 0 commenti

Viaggi infiniti

Viaggi infiniti

Da un pezzo una missione spaziale non aveva raggiunto picchi di popolarità come quella della sonda Insight su Marte.

Un successo meritato, che è giusto condividere con altre due missioni più attempate, ma che in questi giorni stanno raggiungendo traguardi eccezionali.

Precedenza agli anziani, in questo caso la sonda Voyager 2, lanciata nel 1977, che dopo un viaggio di quasi venti miliardi di chilometri ha abbandonato per sempre il sistema solare inoltrandosi nello spazio interstellare. Un’ impresa già compiuta nel 2012 dalla gemella Voyager 1, partita con sedici giorni d’anticipo.

Attraverso il suo Plasma Science Experiment (PLS),

dopo 35 anni di attività la sonda è ancora in grado di trasmettere segnali, Voyager 2 ha dato la conferma della sua uscita dall’eliosfera. Un messaggio che, pur viaggiando alla velocità della luce, ci ha messo più di sedici ore per arrivare a destinazione sul nostro pianeta.

Dalle parole di John Richardson, principal investigator dello strumento PLS, si percepisce l’ entusiasmo dei tecnici che seguono il cammino di questo avamposto umano nel cosmo.
“ Lavorare su Voyager mi fa sentire un esploratore, perché tutto quello che stiamo vedendo è nuovo. Anche se Voyager 1 ha attraversato l’eliopausa nel 2012, lo ha fatto in un altro luogo e in un momento diverso, e senza i dati PLS. Quindi stiamo ancora vedendo cose che nessuno ha mai visto prima. ”
E’ molto più giovane, è partita tredici anni fa, e non è arrivata lontano come Voyager 2, ma anche New Horizons sta realizzando un’ impresa. Dopo aver mandato immagini eccezionali di Plutone e del suo satellite Caronte, la sonda inaugura alla grande il 2019 con un passaggio ravvicinato nei pressi di 2014 MU69. La denominazione scientifica indica un misterioso oggetto spaziale, ribattezzato Ultima Thule, che diventerà il corpo celeste più lontano mai visitato dall’ uomo.

Questo piccolo ammasso roccioso, ha in diametro di alcune decine di chilometri, si trova ai margini della fascia di Kuiper, uno smisurato anello che circonda il sistema solare. Questa remota regione è di grande interesse per gli astronomi, essendo formata da quel che resta dei primi componenti del sistema Solare.

Dopo l’incontro con Ultima Thule, New Horizons seguirà le orme dei Voyager 1 e 2, addentrandosi nello spazio profondo verso la costellazione del Sagittario. Il viaggio continua…

 

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