Pages Menu
RssFacebook
Categories Menu

Scritto da nel Numero 136 - 16 Dicembre 2016, Tempo e spazio liberi | 0 commenti

Salgado a Forlì

Salgado a Forlì

Mostra di Salgado a Forlì

 

Chi ama questo famoso fotografo nato in Brasile nel 1944 o comunque ama la fotografia non può mancare di visitare (fino al 29 gennaio) questa mostra a Forlì nella chiesa di San Giacomo, dentro allo spazio Convento di San Domenico dove si tengono tutte le esibizioni importanti in questa città.

Genesi è l’ultimo grande lavoro di Sebastião Salgado, sicuramente il più importante fotografo documentario del nostro tempo. Uno sguardo appassionato, teso a sottolineare la necessità di salvaguardare il nostro pianeta, di cambiare il nostro stile di vita, di assumere nuovi comportamenti più rispettosi della natura e di quanto ci circonda, di conquistare una nuova armonia. Un viaggio alle origini del mondo per preservare il suo futuro. La mostra è nata da un viaggio alla scoperta della bellezza nei luoghi più remoti del Pianeta, durato 8 anni.

Il frutto di questa curiosità sono le oltre 200 fotografie esposte in mostra, che ci raccontano con sguardo straordinario ed emozionante luoghi che vanno dalle foreste tropicali dell’Amazzonia, del Congo, dell’Indonesia e della Nuova Guinea ai ghiacciai dell’Antartide, dalla taiga dell’Alaska ai deserti dell’America e dell’Africa fino ad arrivare alle montagne dell’America, del Cile e della Siberia.

Il mondo come era, il mondo come è. La terra come risorsa magnifica da contemplare, conoscere, amare. Questo è lo scopo e il valore del suo straordinario progetto.

Le immagini sono tutte in bianco e nero, come è il suo stile, anche quando rappresentano uccelli caratterizzati da un piumaggio con particolari colori, per i quali bisogna fidarsi della didascalia.

Due considerazioni personali: quanti pinguini ci sono in Antartide, sono un numero impressionante, e cosa stavano pensando le persone primitive riprese nella loro giornata completamente diversa dalla nostra, ma che come noi hanno due reni, un fegato, due occhi e un cervello che pensa in una lingua che appartiene solo a loro?

Tutte le informazioni le trovate nel sito

Scrivi un commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>