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Scritto da nel Copertina, Numero 60 - 1 Giugno 2009 | 0 commenti

Numero 60 – 1 Giugno 2009 – Le nostre Odissee

Numero 60 – 1 Giugno 2009 – Le nostre Odissee

La stagione estiva de L’Arengo del Viaggiatore si apre con una guida turistica d’eccezione: Ulisse, viaggiatore per eccellenza, ci porta a Itaca con i primo capitoli di un romanzo a puntate che ci accompagnerà nei prossimi numeri. In tempi durante i quali i popoli del sud del mondo vengono respinti alle nostre frontiere marittime meridionali tra il plauso delle nostre genti, capiamo come accada che i poveri siano sempre poveri e mai fratelli. Ma noi che come Ulisse ci vogliamo spingere oltre le Colonne d’Ercole, non possiamo non ricordarci di come gli egoisti di oggi siano i migranti di ieri. La storia si ripeterà o l’intelligenza dell’uomo la saprà cambiare?
Con queste domande in fondo al cuore ci tuffiamo a leggere tutta la nostra Rivista: dopo aver spento le 30 candeline sulla torta del suffragio universale diretto continentale, per scoprire chi siamo, andremo alle colonne d’Ercole dei nuovi confini dell’Unione a interrogarci sul rischio disaffezione da parte dei nostri concittadini slovacchi.L’Europa che fa audience, invece, è quella della Champions League: e anche qui si misura il ritardo del nostro Paese rispetto ai concorrenti spagnoli e inglesi. Che genere di crisi sarà la nostra: a V, U o W? Forse il signor Q potrebbe suggerirci qualcosa, ma pare che da qualche tempo si sia imboscato in un ufficio pubblico. E allora guardiamo gli aspetti entropici della stessa.
Il nostro focus sulla città di Bologna ci mostra, anche qui, le ragioni di una disaffezione verso una politica in grado di dar vita ad una campagna elettorale inutile e rissosa. E mentre l’Università elegge il nuovo rettore, vediamo chi è e contro chi ha vinto, illustriamo il caso dei “lettori di scambio” estromessi dagli atenei italiani dal Governo Berlusconi. E’ la letteratura, specchio dell’anima, a raccontarci le storie di una Bologna diversa rispetto a quella ‘ufficiale’: non più dotta e grassa, ma normale e globalizzata.
Non può mancare un tuffo all’alba del cosmo, una degustazione del vino della Franciacorta, una visita a Ravenna per una mostra.
Il naufragar non è dolce, in questo mare.

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